Le tipologie sono:
- Gastroscopia
- Colonscopia
- ERCP
- Enteroscopia con tecnica doppio pallone
- Ecoendoscopia
- Videocapsula
- Dilatazioni Endoscopiche
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- Elettrocardiogramma refertato
- Emocromo
- Test di coagulazione
- Funzione epatica renale
- Esame Urine
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Il bacillo tubercolare si trasmette per contagio interumano, cioé da una persona ammalata ad una sana. Chi è affetto da tubercolosi polmonare o laringea fintanto che non viene adeguatamente curato può emettere bacilli nell'aria circostante con la tosse, gli starnuti o semplicemente parlando. I familiari, i colleghi di lavoro e chiunque si trovi per molto tempo negli stessi ambienti con un ammalato "bacillifero" può inspirare il bacillo e acquisire l'infezione tubercolare.
La trasmissione del bacillo non è facilissima. Devono ricorrere alcune condizioni essenziali:
- Innanzitutto l'ammalato deve essere affetto da TBC polmonare bacillifera detta anche "aperta" cioè la parte malata deve essere comunicante con l'albero bronchiale e, quindi, con l'esterno;
- deve esserci una carica batterica molto elevata,
- il paziente non deve essere in terapia
- vi deve essere un ricambio d'aria ambientale scarso o assente.
È molto improbabile quindi che si possa contrarre la TBC da una persona che tossisce all'aria aperta, nella metropolitana o nel ristorante. La TBC inoltre non viene trasmessa da indumenti, lenzuola, né da oggetti personali in genere. Le persone non possono essere infettate dal bacillo attraverso la stretta di mano, sedendosi in una toilette, o facendo uso di piatti e posate in comune con un malato di TBC. La TBC di altri organi, come reni o ossa usualmente non è contagiosa.
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La dialisi consiste nell'utilizzare tecniche per depurare il sangue dalle sostanze tossiche che non vengono eliminate quando la funzionalità di reni non è più normale.
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La dialisi peritoneale utilizza come "filtro" il peritoneo, che è una membrana che avvolge l'intestino. Si effettua iniettando all'interno dell'addome un liquido apposito che viene periodicamente sostituito utilizzando un catetere posto nell'addome. Non richiede punture. Deve essere effettuata tutti i giorni.
L'emodialisi si effettua facendo circolare il sangue all'interno di un filtro che lo depura dalle sostanze tossiche che il rene non riesce ad eliminare. Il sangue viene prelevato e restituito al paziente attraverso aghi infilati nel braccio appositamente preparato o attraverso un catetere posizionato in una grossa vena. Nella maggior parte dei casi non sufficienti 3 trattamenti alla settimana della durata media 4 ore.
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Dipende dalle preferrenze del paziente, dall'attività lavorativa e dallo stile di vita.
La dialisi peritoneale può essere effettuata a casa anche durante la notte e non richiede il supporto di personale addestrato, se non in caso di persone molto anziane e non autosufficienti. Non è legata ad orari ed offre molta libertà nella gestione. Deve però essere effettuata tutti i giorni. Non richiede punture, ma è meno efficiente nella rimozione di liquidi.
L'emodialisi è più efficiente e permette di depurare il sangue in breve tempo, ma deve essere effettuata presso un centro in orari stabiliti; richiede due punture per ogni seduta.
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Il limite di età per fare un trapianto è generalmente posto a 65 anni. I pazienti di età superiore possono comunque essere iscritti in lista di attesa dopo un'accurata valutazione che escluda fattori di rischio, soprattutto cardiovascolari.
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Il trapianto da donatore cadavere si effettua di solito nelle persone che hanno già iniziato la dialisi.
E' comunque consigliabile iniziare gli esami per valutare l'idoneità prima, per non perdere ulteriore tempo
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E' possibile effettuare un trapianto prima di iniziare la dialisi nelle seguenti condizioni:
- disponibilità di un donatore vivente;
- soggetto con positività per il virus C dell'epatite (HCV) disposto ad accettare un rene da donare HCV+;
- paziente con diabete giovanile ed insufficienza renale candidato a doppio trapianto di rene e pancreas.
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SI.
E' possibile effettuare ulteriori trapianti dopo il fallimento dei precedenti.
Il limite è rappresentato dalla eventuale presenza nel sangue di anticorpi diretti contro il rene (o i reni) precedenti che rende più difficile trovare un organo compatibile perchè gli anticorpi possono causare una rapida crisi di rigetto del nuovo rene.
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È possibile chiamare direttamente il numero +39 0715963498 per fissare una visita ambulatoriale durante la quale ti verranno fornite tutte le informazioni sull’infezione e la sua terapia.
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La prenotazione è a carico del MMG, PLS o Medici USCA che dovranno contattare il +39 0715966900 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00.
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Il test HIV è anonimo e gratuito ed è possibile prenotarlo online sul sito www.anconacheckpoint.it oppure telefonando al +39 3333296130 dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00.
Infine è possibile anche presentarsi presso il laboratorio analisi dell’Ospedale dalle ore 07:30 alle ore 10:30, ogni mattina senza prenotazione e senza impegnativa.
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Puoi chiamare il +39 0715963498 per concordare un appuntamento ambulatoriale durante il quale ti verranno fornite le impegnative per i farmaci, permettendoti di non interrompere la terapia in atto.
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Il tumore cerebrale è dovuto ad una incontrollata crescita di cellule, all’interno del sistema nervoso, che occupa spazio e interferisce con la normale attività cerebrale. Esistono forme meno aggressive (benigne) e più aggressive (maligne); per tale moltivo la prognosi dei tumori cerebrali è estremamente variabile.
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La sede e l’estensione del tumore influenzano la sintomatologia, e ciò è dovuto al fatto che aree cerebrali differenti controllano funzioni differenti. I più frequenti sono: cefalea, più forte al mattino, crisi epilettiche, nausea e vomito, perdita di forza o diminuzione della sensibilità alle braccia o alle gambe, difficoltà nella deambulazione, modificazioni della vista, vertigini, cambio della personalità e disturbi della memoria e del linguaggio.
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Dopo un attento esame neurologico che pone il sospetto di una lesione espansiva cerebrale, viene programmata una conferma mediante esami neuroradiologici (TAC e/o Risonanza magnetica) e neurofisiologici.
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I trattamenti standard per i tumori cerebrali sono la chirurgia, la radioterapia e/o la chemioterapia.
Le decisioni terapeutiche vengono discusse dal dal team di specialisti con il paziente ed i familiari, sulla base del tipo, della localizzazione del tumore e delle condizioni cliniche del paziente. Neurochirurgo, neurologo, oncologo, radiologo, radioterapista, patologo ed altre figure professionali fanno parte del team multidisciplinare che prende in carico il paziente.
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Le cause non sono a tutt’oggi conosciute.
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La Sclerosi Multipla è una malattia infiammatoria cronica del sistema nervoso centrale dovuta alla produzione di autoanticorpi diretti contro la guaina mielinica degli assoni cerebrali.
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