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Settore Oncologia Urologica
Area: medica universitaria
Attivitą

Neoplasie della Prostata
Potete trovare la descrizione del trattamento delle neoplasie prostatiche all'interno della sezione "performance" della Clinica Urologica.
In questa sezione vogliamo aggiungere che altra eccellenza della Clinica Urologica è la biopsia con mapping della prostata eseguita per via trans-rettale e trans-perineale su soggetti ambulatoriali, previa anestesia locale o leggera sedazione in regime di D.H.

Il volume delle biopsie/anno è di circa 800 casi di cui almeno 250 risultano positive per neoplasia. La metodica più diffusa è quella che prevede l’uso di un ago tranciante (TRU-CUT). L’ago è composto da un mandrino con un avvallamento nella sua parte distale e da una "camicia" esterna, montato su una apposita ‘pistola’ che induce un rapido movimento in avanti, prima del mandrino e poi della camicia tranciante che seziona il tessuto appoggiato all’ avvallamento del mandrino, ottenendo in tal modo delle "carote" di tessuto prostatico di circa 10-20mm. L’approccio può essere sia trans-rettale che trans-perineale.

 

Ago bioptico                                           Biopsia con approccio trans- rettale 

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Neoplasie del rene e della via escretrice
Le neoplasie del rene ricevono trattamento chirurgico che comprende la nefrectomia o l’eminefrectomia, quest’ultima è indicata per dimensioni tumorali di 4-4,5 cm o maggiori in casi clinici specifici. L’ intervento di eminefrectomia può essere eseguito anche con l’ ausilio del robot da Vinci, se vi sono le indicazioni, sempre con lo scopo della minima invasività.
Le neoplasie della via escretrice (calici, ampolla renale e ureteri) vengono trattate con la nefrectomia e l’ asportazione completa dell’uretere sino alla vescica, oppure con l’ asportazione dell’ultimo tratto ureterale con reimpianto in vescica se la neoplasia coinvolge solo l’ uretere terminale.

 

Neoplasie della vescica
Le neoplasie vescicali superficiali (pT1), che rappresentano l’80-90% delle neoplasie uroteliali della vescica, vengono asportate in Clinica Urologica con la resezione endoscopica (TURV) in anestesia spinale, avvalendosi assolutamente del sistema ottico endoscopico (cistoscopio con resettore) collegato con telecamera e schermo frontale al chirurgo. La resezione endoscopica può risultare terapeutica o essere utile per la stadiazione istologica della neoplasia obbligando a una seconda resezione (re-TURV) o ad intervento chirurgico demolitivo della vescica (cistectomia).
Le neoplasie vescicali infiltranti il muscolo detrusore (pT2-pT3) sono decisamente più pericolose per la salute rispetto a quelle superficiali e richiedono, come previsto dalle linee guida italiane, europee e americane, l’asportazione completa della vescica includente la prostata, vescichette seminali nel maschio, utero e annessi nella donna. All’asportazione della vescica deve seguire la derivazione urinaria, che può essere esterna del tipo Ileal Conduit, che prevede l’ utilizzo di un breve segmento di intestino ileo interposto tra cute e ureteri, e l’impiego di un contenitore esterno dell’ urina, oppure con abbocco separato degli ureteri (uno per lato) alla cute con due contenitori per l’urina. In quest’ultimo caso è necessario utilizzare un catetere sottile che funziona da tutore e viene introdotto all’ interno di ciascun uretere. La sostituzione (ogni 3-4 settimane) viene eseguita nell’Ospedale di riferimento da personale specializzato.In casi selezionati per età, sesso maschile, neoplasia circoscritta alla vescica, normale funzionalità renale, vicinanza del paziente al centro ospedaliero di riferimento, può essere eseguita una derivazione urinaria interna, mediante confezionamento di un neo-serbatoio con l’ intestino ileo che viene collegato e suturato all’uretra. In questo caso viene mantenuta l’integrità corporea mancando il contenitore esterno. Il serbatoio urinario con l’ileo, si riempie di urina mantenendo bassa pressione all’interno e preservando la funzione depuratoria dei reni. Il soggetto, ovviamente, non avverte lo stimolo ad urinare e va ad urinare ad orario, ogni 2-3 ore

 

 Schema semplificativo ricostruzione via urinaria                 Sala endoscopica

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 Neovescica ortotopica                                      ileal Conduit                                   

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Neoplasie del testicolo e del pene
Per le neoplasie del testicolo la Clinica Urologica esegue l’asportazione del testicolo e del funicolo spermatico (orchiectomia), e se vi è esplicita richiesta, viene impiantata nella stessa borsa scrotale una protesi testicolare di silicone.
Per le neoplasie del pene viene eseguita, a seconda della profondità ed estensione della neoplasia, la sola asportazione del glande, oppure l’amputazione parziale del pene o ancora l’asportazione totale (penectomia). Quando necessaria viene eseguita l’asportazione dei linfonodi inguinali, otturatori ed iliaci.
La Clinica Urologica collabora quotidianamente con la Clinica Oncologica della stessa Azienda, ponendo quesiti e ricevendo informazioni cliniche dopo il ricevimento dell’esame istologico.

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