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Trapianto renale

Gli Ospedali Riuniti di Ancona sono stati autorizzati al trapianto renale nel mese di aprile 2005 e il 30 maggio è stata effettuato il primo trapianto renale. L'attività viene svolta in collaborazione con la Clinica di Chirurgia Epatobiliare e dei Trapianti diretta dal Prof. Marco Vivarelli, responsabile degli aspetti chirurgici. La Nefrologia si occupa della valutazionedi idoneità dei candidati al trapianto, della gestione della lista di attesa, della preparazione dei pazienti quando si rende disponibile un donatore, dell'assistenza nell'immediato periodo post-operatorio e dei controlli a distanza. 

Il grafico riporta il numero progressivo dei trapianti di rene effettuati ad Ancona dall'inizio dell'attività 

tx 2015

L'attivitá di trapianto é regolamentata dal Centro Nazionale Trapianti (CNT), che ha sede presso l'Istituto Superiore di Sanitá e svolge una costante attivitá di controllo dei processi di donazione e trapianto su tutto il territorio nazionale, nonché di verifica della qualitá dei risultati ottenuti dai vari centri. 

Dal punto di vista organizzativo, le Marche fanno parte dell'organizzazione inter-regionale Nord Italia Transplant (NIT), che ha sede a MIlano, ed è responsabile dello studio immunogenetico dei donatori e dei riceventi per la valutazione della compatibilità immunologica che rappresenta il criterio fondamentale per l'assegnazione degli organi. 

Non tutti i pazienti con insufficienza renale possono essere trapiantati, perchè i rischi dell'intervento e della terapia immunosoppressiva necessaria per evitare il rigetto, possono essere superiori a quelli che comporta restare in dialisi. Per questo motivo, i pazienti devono essere sottoposti ad una accurata valutazione per escludere le possibili controindicazioni e, se possibile, correggere i fattori di rischio. 

Per essere iscritti nella lista di attesa è necessario inviare una domanda indirizzata al Dr. Frascà, Direttore del reparto di Nefrologia, Dialisi e Trapianto di rene, ed effettuare una serie di indagini preliminari (vedi nella sezione "come fare per"), necessarie per esprimere un primo giudizio. 

Informazioni più dettagliate sull'organizzazione dell'attività di trapianto renale sono contenute nella Carta dei servizi

Il centro di Ancona è autorizzato ad effettuare il trapianto da un donatore vivente.

Il trapianto da donatore vivente presenta il vantaggio di poter essere programmato e, se organizzato per tempo, può essere effettuato prima che l'insufficienza renale sia talmente avanzata da richiedere il trattamento dialitico che, in questo caso, può essere evitato del tutto. 

Per effettuare un trapianto da donatore vivente è necessaria, oltre all'idoneità del ricevente a ricevere un trapianto, un donatore compatibile dal punto di vista immunologico e idoneo dal punto di vista delle condizioni cliniche generali e, in particolare, dal punto di vista renale. La donazione di un rene a scopo di trapianto è ammessa anche fra non consaguinei, purchè emotivamente coinvolti (ad esempio, coniuge o partner). La legge non ammette la donazione dietro compenso e l'intero percorso che porta al trapianto prevede una serie di controlli in tal senso da parte di persone estranee all'equipe chirurgica e ai nefrologi, fino alla finale autorizzazione da parte di un magistrato.

Ulteriori informazioni sul trapianto da donatore vivente sono contenute nel documento informativo del CNT.

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