L'esofagogastroduodenoscopia è un esame diagnostico che consente di guardare direttamente all'interno di esofago, stomaco e duodeno, rilevando eventuali patologie.
A tale scopo si utilizza un tubo flessibile ("gastroscopio"), fornito sulla punta di una telecamera e una luce.
Prima della procedura viene somministrata in bocca una piccola dose di anestetico locale sotto forma di spray.
In caso di necessità, è possibile somministrare farmaci sedativi per via endovenosa.
Dopo procedure operative il paziente sarà trattenuto per qualche ora presso la struttura in osservazione clinica.
Talvolta il medico può ritenere opportuno prelevare, nel corso dell'esame, piccoli frammenti di tessuto (biopsie), che vengono successivamente inviati al laboratorio per l'analisi istologica.
Il prelievo di tali frammenti, che risulta del tutto indolore e sicuro, si effettua mediante l'uso di pinze che vengono introdotte attraverso la sonda stessa.
Pertanto, il paziente deve riferire all’operatore l’assunzione di farmaci anti-aggreganti e/o anticoagulanti prima di iniziare la procedura. Le complicanze dell’ esofagogastroduodenoscopia sono estremamente rare; le più comuni sono quelle:
- cardiorespiratorie (0,7%), legate generalmente alla sedazione farmacologica,
- la perforazione (0,03), legata alla presenza di particolari condizioni anatomiche (osteofiti cervicali, diverticoli di Zenker, stenosi esofagee e neoplasie)
- il sanguinamento (0,06%), che si verifica più frequentemente in caso di piastrinopenia (cioè basso numero di piastrine nel sangue), di malattie della coagulazione o in caso di assunzione di farmaci anticoagulanti.
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La colonscopia è un esame diagnostico che consente al medico di vedere all'interno dell’intestino crasso, cioè il colon, attraverso l’impiego di un tubo flessibile ("colonscopio") fornito di una telecamera sulla punta ed una luce propria.
Tale procedura deve essere preceduta da un'adeguata preparazione poichè l'intestino può essere valutato accuratamente solo in assenza di feci.
L'esame ha una durata variabile e può provocare dolore, dovuto soprattutto all'immissione di aria nel viscere ed alla progressione dello strumento attraverso le normali curvature del colon.
Per questa ragione, prima e durante l'esame, potranno essere somministrati farmaci sedativi ed antidolorifici (sedo-analgesia), per aiutare a sopportare meglio la procedura.
L'effetto dei sedativi somministrati durante l’esame controindica la guida di autoveicoli e l’uso di macchinari il giorno stesso dell'esame.
Sebbene la colonscopia sia una procedura abbastanza sicura, essa può essere gravata da alcune complicanze, che possono richiedere un intervento chirurgico d’urgenza:
- perforazione (1 persona su 1000),
- sanguinamento (3/1000),
- morte (1-3/1000).
Altre complicanze sono legate alla situazione clinica del paziente ed alla sedo-analgesia.
In pazienti anziani, cardiopatici e neuropatici la preparazione intestinale può indurre la comparsa di squilibri idro-elettrolitici.
Complicanza rara è la rottura della milza.
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L'ecografia endoscopica è un esame diagnostico che consente al medico di effettuare una ecografia direttamente all'interno dell’esofago, stomaco e duodeno, oppure del colon, diagnosticando e stadiando eventuali patologie di pertinenza gastroenterologica e non.
A tale scopo si utilizza una sonda, l’ecoendoscopio, che è come un gastroscopio munito in punta di telecamera e sonda ecografica, o, in alternativa, una sonda miniaturizzata (minisonda) che viene inserita all’interno di un endoscopio convenzionale.
Per poter visualizzare adeguatamente le strutture da studiare sarà posto intorno alla sonda ecografica un palloncino di lattice pieno d’acqua e/o sarà immessa direttamente una certa quantità di acqua libera nel viscere da esplorare.
Speciali ecoendoscopi consentono inoltre di effettuare un prelievo con ago sottile direttamente a livello delle strutture che vengono visualizzate durante l’esame.
Con questa metodica è possibile prelevare una piccola quantità di tessuto per l’esame citologico e/o istologico, aspirare liquido da cisti, pseudocisti o raccolte con finalità sia diagnostiche che terapeutiche.
Prima dell'esame potranno essere somministrati una piccola dose di anestetico locale sotto forma di spray e farmaci sedativi ed antidolorifici per via endovenosa (sedo-analgesia).
L'ecografia endoscopica è oggi una procedura abbastanza sicura e, in caso di esami diagnostici, il rischio di perforazione è sovrapponibile a quello di una endoscopia tradizionale (circa 0.07%).
Le complicanze legate alla procedura operativa (pancreatite, emorragia, peritonite biliare), anche se rare (2.5%) ed imprevedibili, possono essere gravi.
Il rischio infettivo è sovrapponibile a quello della endoscopia tradizionale.
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Le tipologie sono:
- Gastroscopia
- Colonscopia
- ERCP
- Enteroscopia con tecnica doppio pallone
- Ecoendoscopia
- Videocapsula
- Dilatazioni Endoscopiche
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- Elettrocardiogramma refertato
- Emocromo
- Test di coagulazione
- Funzione epatica renale
- Esame Urine
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